Mentre venivano sezionati i primi "legno tronco", nel bosco continuava la scortecciatura dei "legno tronco" non ancora esboscati.
Nei prossimi giorni pubblicherò un post per approfondire le motivazioni alla base di questa pratica.

Per il momento vorrei porre l'attenzione su un aspetto che mi ha molto colpito. Osservando le fotografie 1) e 2) si nota come i due tronchi siano entrambi privi di corteccia. La differenza però è che nel "legno tronco" 1) sono evidenti i segni dell'accetta, mentre nel troco 2) i segni dell'accetta non ci sono.

La foto 1) si riferisce ad uno dei "legno tronco" di cui vi sto raccontando "il viaggio", la foto 2) invece l'ho scattata alcuni giorni fa quando, camminando nel bosco, ho notato una serie di tronchi "anonimi" scortecciai ai lati della strada, in quel preciso momento mi sono ritornate in mente le parole del boscaiolo Luciano "… scortecciare tronchi di piante tagliate "in stagione" è un'operazione molto faticosa, scortecciare tronchi di piante tagliate "fuori stagione" è molto più semplice, la corteccia si solleva da una parte del troco e viene via per tutta la sua lunghezza senza fare grande fatica.

Ma se il legno tagliato in periodi diversi si comporta in modo così diverso durante la scortecciatura, non sarà che si comporterà in modo altrettanto diverso anche quando verrà posto come trave di colmo di un tetto?

Vi lascio con questa domanda e con la conferma che i 40 "legno pianta" sono state tagliate "in stagione".

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